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Focus

Le comunità ebraiche del Nord Africa e del Medio Oriente affondano le loro radici in un passato millenario, che si intreccia con la storia delle popolazioni locali e di quelle che hanno attraversato queste regioni nel corso dei secoli. In età contemporanea, l’imperialismo europeo, i conflitti mondiali e le tensioni politico-militari hanno profondamente influenzato la vita ebraica nella sponda sud del Mediterraneo. Il clima di crescente instabilità che ha caratterizzato la seconda metà del Novecento ha portato molti ebrei ad abbandonare i loro paesi d’origine. Alcuni hanno trovato in Italia la loro nuova casa, contribuendo a diversificare e arricchire la comunità ebraica locale.

Paolo Zanini

L’Italia ha rappresentato per secoli un punto di riferimento – culturale, politico e spesso anche giuridico – per le comunità ebraiche del Mediterraneo. Dai commercianti livornesi nei porti ottomani alla diffusione delle cittadinanze europee, fino alla “politica sefardita” del primo Novecento, emerge un intreccio di appartenenze e influenze in cui l’Italia si confrontò con la crescente egemonia francese e con le strategie britanniche. Questi legami, stratificati nel tempo, prepararono il terreno ai movimenti migratori del Novecento, che portarono in Italia nuclei ebraici provenienti dai Balcani, dal Levante e dal Nord Africa.

Martino Oppizzi

La presenza ebraica in Tunisia ha origini antiche, risalenti al II secolo a.C., ed è attestata da fonti storiche che ne documentano il ruolo centrale nelle attività mercantili e artigianali. Nel XVIII secolo, l’arrivo di ebrei sefarditi da Livorno portò alla strutturazione della popolazione in due comunità distinte: i Twansa, ossia gli ebrei autoctoni, e i Grana, di origine livornese, che beneficiavano di uno status giuridico privilegiato. Durante il protettorato francese (1881-1956), gli ebrei tunisini vissero un importante progresso sociale, favorito da un miglior accesso all’istruzione.  Nel secondo dopoguerra, la comunità fu interessata da un’intensa ondata migratoria, accelerata dalla fondazione dello Stato di Israele e dall’indipendenza della Tunisia. Attualmente, la diaspora ebraica tunisina è prevalentemente concentrata in Francia e in Israele, mentre la presenza sul territorio tunisino si è notevolmente ridotta. Nonostante la dispersione geografica, la comunità continua a preservare un ricco patrimonio culturale, che si manifesta nella lingua, nelle arti e nella cultura materiale.